40 ANNI di RETEMARANATHÀ
La solidarietà è ancora possibile
17 febbraio 1983: giorno in cui a Padova, in un piccolo appartamento di vicolo Santonini, viene accolto il primo adolescente dando realtà e concretezza al progetto di accoglienza familiare e comunitaria iniziato con la fondazione dell’Associazione Maranathà il 21 giugno dell’anno precedente.
A partire dalla messa in comune delle proprie “storie” personali e familiari, ragazzi in difficoltà e famiglie vivono la propria quotidianità di studio, lavoro e vita domestica.
È un anno particolare, pochi mesi dopo, il 4 maggio viene promulgata la Legge n. 184/1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori” che regola l’accoglienza in famiglia e sarà il primo gradino verso la chiusura per legge (nel 2006) degli istituti per minori (Legge 149/2001).
Pochi anni dopo nel 1986 Maranathà si trasferirà a Cittadella e inizierà un lungo nuovo capitolo della propria storia con la nascita di nuove comunità, servizi, progetti e attività che tutt’oggi continuano: accoglienza comunitaria e familiare, progetti di partecipazione giovanile e prevenzione di comportamenti a rischio, azioni a sostegno all’autonomia e al lavoro di giovani fragili, solidarietà internazionale con Ecuador e Grecia.
17 febbraio 2023: 40 anni di accoglienza, progetti, fatiche e conquiste a favore di bambini, bambine, adolescenti, giovani e famiglie soprattutto delle più fragili.
Quest’anno per noi è l’occasione per festeggiare insieme con eventi ed iniziative accompagnati da dodici parole significative, scelte da operatori e volontari di ReteMaranathà, che dicono ciò che siamo e facciamo oggi, ma, soprattutto quello che vorremmo continuare ad essere domani: accoglienza, progetto, cambiamento, condivisione, futuro, responsabilità, cura, comunità, relazioni, giovani, passione, scelta.