La fiaba e la comprensione delle emozioni

“Restituire un senso alle nostre rabbie può essere un tentativo di recupero delle emozioni che ci stanno dietro, anche quando sono faticose da gestire e da tollerare, sapendo che anch’esse hanno un inizio, un’evoluzione e una fine come in genere tutte le cose del vivere.”
“L’aggressività in adolescenza” e “La Fiaba come strumento di comprensione delle emozioni” sono i due percorsi formativi proposti dall’Associazione Maranathà nell’anno 1998. Nel corso di questi anni l’Associazione ha intrapreso varie iniziative nell’ambito della formazione degli insegnanti, educatori, operatori sociali impegnati nell’attività educativa e didattica con minori preadolescenti e adolescenza rischio.
L’iniziativa si è posta l’obiettivo di unire due tipi di approcci quello teorico e quello sperimentale. Infatti entrambi i percorsi hanno avuto un taglio esperienziale, con un coinvolgimento attivo dei partecipanti.
“L’aggressività in adolescenza” ha sviluppato il tema dell’aggressività nelle relazioni interpersonali tra minore e adulto fornendo suggerimenti per riuscire a sperimentare adeguatamente (sia da parte dei ragazzi, che da parte dell’operatore) le emozioni nel contesto della costruzione di un benessere affettivo relazionale. Riuscire a gestire l’aggressività che ci portiamo dentro ci permette di comprendere le rabbie, le paure degli altri perché altrimenti potrebbero essere solo giudicate negative o non capite.
Dal corso è emersa l’importanza di ascoltare le rabbie di noi adulti ma anche quelle dei bambini e dei ragazzi se vogliamo aiutarli a crescere. La rabbia e l’aggressività è testimonianza che qualcosa non va nelle relazioni. È un segnale di allarme che va compreso e gestito, in caso contrario i rapporti degenerano e si perdono.
Nel corso “La fiaba come strumento di comprensione” con la lettura di alcune favole tratte dai libri della dottoressa Alba Marcoli si è sperimentato un approccio diverso per recuperare le proprie emozioni perché “recuperare le nostre emozioni può certe volte significare recuperare noi stessi e la nostra storia”.
Crediamo che i percorsi formativi debbano essere finalizzati non solo all’acquisizione di conoscenze, ma rappresentino anche dei momenti importanti per la crescita personale.